Commenti alla presente stagione

E´ stata una bellissima corsa, però non capisco come mai la classifica si ferma a poco più di due ore ed io (insieme ad altri ad esempio i pettorali 86- 987 - 988 arrivati tutti insieme ) non ho lo soddisfazione di vedere il mio nome in classifica (anche se fra gli ultimi arrivati)
Michele

Heck yeah this is exactly what I nedeed.

Anni fa, avendo letto che Salomone aveva avuto tante donne (1000 tra mogli e connubice) chiesi al mio buon vecchio parroco, come potesse essere ritenuto saggio uno che aveva cosec tante mogli. Risposta: Neppure chi ne sposa una e8 saggio! Devo dire che questa battuta mi piacque, mi fece ridere e mi dimostrf2 come a distanza di anni lui fosse ancora ben convinto e felice della sua scelta. Se oggi tanti preti non difendono il celibato, forse e8 perche9 loro stessi sono un pf2 in dubbio. Monogamia e fedelte0 coniugale non credo si possano paragonare al discorso dei preti sposati. Chi ama tutte le donne alla fine non ne ama neppure una. Il discorso del prete invece e8 diverso perche9, dal momento che siamo esseri umani, capaci anche di sentimenti (e il prete non ne e8 immune) puf2 succedere che un prete si innamori e che si trovi ricambiato. Non credo si tratti solo di un problema sessuale, un bisogno sfrenato di sfogare il proprio istinto. Forse ci si dimentica troppo facilmente che ci possono essere anche dei sentimenti e che almeno questi andrebbero considerati con maggior rispettto. Il rispetto delle regole, a mio parere, non e8 un problema se queste sono uguali per tutti. La gente ha bisogno di capire perche9 per chi e8 semplice e ignorante (come me che non ho studiato) sapere che qui e8 cosec e in Grecia e8 diverso confonde le idee. Questo e8 comunque un argomento molto delicato. Litigare non serve, non aiuta abbiamo bisogno di capire! Io ad esempio non ho ancora avuto risposta alla mia domanda: Perche9 quello che in Grecia e8 lecito, in Italia e8 peccato? Saluti a tutti!

Riguardo a quello che scirve la Sig,ra Vinzia ‴ da dove salta fuori O104:H4 ‴ e8 facile rispondere, ma facendo una necessaria premessa. I germogli si ottengono da seme e in Europa c’e8 una legislazione sulle sementi. Significa che c’e8 un registro varietale e delle norme piuttosto stringenti sulla cosiddetta abpurezza varietalebb. In concreto questa legislazione la si applica per chi acquista sementi per produrre vegetali in campo e questo significa che tali sementi ottemperano alle norme di abtracciabilite0bb, in pratica si deve sapere chi le ha prodotte e da dove vengono. Le sementi di cui parliamo subiscono procedimenti tecnici che non solo ne garantiscono il livello di germinabilite0, ma anche la sicurezza dal punto di vista microbiologico. Stavolta significa che vengono utilizzate tecniche ‴ come la conciatura ‴ e processi chimici che garantiscono l’assenza di patogeni. Ma questo quadro non lo si applica ai semi che vengono utilizzati per produrre germogli abbiologicibb. I motivi sono sostanzialmente due: il primo e8 (come segnala un rapporto Fao del 2004) che la l’offerta europea di sementi biologiche e8 di gran lunga inferiore alla domanda, quadro sostanzialmente confermato da un recentissimo convegno che si e8 tenuto a Roma sul piano nazionale italiano per le sementi biologiche. Il secondo e8 un problema di tipo economico: non ha senso acquistare sementi certificate per produrre germogli per il semplice motivo che il prodotto finale avrebbe un costo fuori mercato. Chi produce germogli in genere utilizza le pif9 economiche abgranellebb, piuttosto che sementi certificate. Sono sempre semi, ma ricadono in una legislazione diversa, stavolta alimentare, per cui subiscono minori controlli e la tracciabilite0 puf2 diventare difficile. L’ultimo documento congiunto dell’Agenzia europea per le malattie infettive (ECDC) e dell’Agenzia alimentare europea (EFSA) ha abtracciatobb l’origine dell’epidemia tedesca e francese di O104:H4 da una partita di semi da germoglio di fieno greco, o trigonella, proveniente dall’Egitto. Nel caso francese e8 una partita di semi importata nel 2009 e nel caso tedesco nel 2010. Il comunicato delle due agenzie rivelava anche il nome dell’importatore: si tratta di una grande azienda nei pressi di Dusseldorf che per la sua linea biologica di semi da germoglio ricorre grandemente a produzioni dei paesi in via di sviluppo (ed e8 facile trovarne tracce in rete) Questo primo comunicato e8 stato rimosso qualche ora dopo dal sito dell’ECDC e sostituito con un secondo, ma stavolta abpurgatobb di questa determinante informazione. Un secco comunicato stampa dell’agenzia spiega che la abcensurabb del primo documento e8 dovuta alla minaccia di un’azione legale da parte dell’azienda interessata. c8 stata questa azienda tedesca a fornire i semi da germoglio alla fattoria biologica di Bienenbfcttel (da cui si origina l’epidemia in Germania) e anche al distributore inglese che a sua volta ha fornito i semi da germoglio a una catena di negozi francese da cui si origina l’epidemia di E. coli enteroemorragico a Bordeaux. Una vicenda molto bizzarra che comunque de0 da pensare.Personalmente non ho nulla contro il biologico anche se non ne faccio uso, e meno che mai per i bambini piccoli, ma posso provare a spiegare anche perche9. Se una grande azienda che distribuisce prodotti abconvenzionalibb ha una partita contaminata e la manda sugli scaffali rischia di chiudere. Finire0 certamente su tutti i giornali e c’e8 da scommettere che chi va al supermercato smettere0 di acquistare tutti i prodotti di quel marchio. A modo suo e8 una garanzia. Mi resta poi difficile capire perche9 in altri paesi occidentali ‴ parlo ad esempio della Gran Bretagna e degli Stati Uniti ‴ ci sia un rispetto del consumatore che non vedo da noi. In passato l’agenzia per la sicurezza alimentare britannica ha sequestrato in due casi partite di polenta biologica italiana perche9 avevano un valore di micotossine fuori norma. Se si consultano con regolarite0 i report di agenzie di altri paesi si puf2 sapere non solo il tipo di prodotto sequestrato, ma anche la marca. La Fda mette addirittura sul portale Flikr la foto delle etichette dei prodotti sequestrati. Da noi e8 difficile trovare informazioni di questo genere. Significa che da noi non ci sono stati sequestri dei prodotti incriminati all’estero? Ne dubito fortemente, semmai non ce n’e8 notizia per il timore di scatenare turbative commerciali. Qualche anno fa una grande azienda biologica italiana si e8 visto sequestrare una partita a Singapore, ma da noi non e8 uscita una sola riga, cosec come per la polenta sequestrata in Inghilterra e altri prodotti negli Stati Uniti. Detto questo io credo che ognuno di noi abbia diritto di correre i rischi che crede, anche dal punto di vista alimentare. L’importante e8 che sappia a quale profilo di rischio si espone. La faccenda dei germogli e8 un’altra stranezza tutta italiana: se si consultano i siti delle agenzie di sicurezza sanitaria canadese, britannica e americana, si trovano documenti che addebitano ai germogli crudi molte tossinfezioni alimentari sin dalla mete0 degli anni ‘90. Sul sito del ministero italiano della sanite0 non ho mai visto nulla. Non mi meraviglia affatto che la Sig.ra Vinzia si preoccupi di deboli tracce di pesticidi ignorando il fatto che ci puf2 essere molto di peggio. Tralasciando gli aspetti tecnici perche9 mai l’agricoltura di mio nonno dovrebbe essere pif9 sicura di quella che si pratica oggi? Per concimare una pianta una volta si usava lo stallatico mentre oggi si usano gli azotati, che ovviamente sono microbiologicamente inerti. La Sig.ra Vinzia ha paura dei prodotti di sintesi, ma ritiene che nel biologico sia meglio continuare ad utilizzare solfato di rame, che resta sempre un metallo pesante, per combattere alcuni parassiti? E l’epidemia tedesca non le ha insegnato niente? 43 morti, pif9 di 850 casi di sindrome emolitica uremica, oltre a 3850 contagiati non bastano?

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